Reddito Cittadinanza e Quota 100: legge approvata

Reddito Cittadinanza e Quota 100: legge approvata

Ad un passo dalla scadenza di venerdì 29 marzo l’Aula del Senato ha completato la terza lettura del decreto legge su Reddito di cittadinanza e “quota 100”, approvato definitivamente con 150 voti favorevoli , 107 contrari e 7 astenuti. A favore i gruppi parlamentari della maggioranza, M5S e Lega, mentre si sono espressi per il no FdI, Pd e FI. Astenuti i gruppi di Autonomie e Leu. Al voto, dai banchi del Governo, hanno assistito diversi membri del Governo e il premier Giuseppe Conte, – reduce da un vertice a Palazzo Chigi sul decreto crescita e sullo sblocca-cantieri. L’Italia, ha commentato Conte lasciando il Senato dopo il voto, «è un Paese con saldi fondamenti economici, il risparmio privato è consistente, il surplus commerciale è molto buono: abbiamo tutte le ragioni per stare assolutamente tranquilli, per lavorare e guardare con fiducia al futuro».

La conversione in legge del decreto recepisce senza modifiche il testo approvato con il voto di fiducia della Camera il 20 marzo scorso. Tra le novità sul reddito e la pensione di cittadinanza, il rafforzamento delle norme anti-furbetti e una maggiore attenzione ai nuclei con disabili; mentre sul versante pensioni salta il limite di 45 anni di età per fruire del riscatto agevolato della laurea (mantenendo il paletto temporale del 1996) e sale a 45mila euro il tetto entro il quale potrà essere chiesto dai dipendenti pubblici l’anticipo alle banche del Tfs. Estesa poi a 10 anni la cosiddetta “pace contributiva”: si potrà versare quanto dovuto in 120 rate mensili invece delle 60 previste inizialmente. Diverse misure previste dal decreto puntano ad agevolare in diversi comparti pubblici, come la Sanità, la copertura dei posti di chi andrà in pensione anticipata. Viene poi rivista la governance di Inps e Inail con l’inserimento della figura del vice-presidente. Nel provvedimento infine sono state introdotte la proroga della Cigs per il 2020, con un fondo da 50 milioni di euro, e l’aumento da 100 a 180 milioni dei fondi già previsti per il 2019, oltre alla possibilità di acconti Cigs per aziende operanti in aree di crisi complessa.

Condividi questo post

Lascia un commento


Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza online.
Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per funzionalità quali la condivisione sui social network e/o visualizzazione di media.
Premendo il tasto Accetto si acconsente all'uso dei cookie.
Per saperne di più consulta la nostra informativa sull’uso dei cookie o il nostro Centro Privacy per il trattamento dei dati.