L’agricoltura cresce più di tutti nel primo trimestre 2019

L’agricoltura cresce più di tutti nel primo trimestre 2019

Nei primi tre mesi del 2019 il Pil italiano è cresciuto dello 0,1% rispetto all’ultimo trimestre 2018 ed è sceso della stessa percentuale su base annua. Lo rileva l’Istat (dati corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati) rivedendo al ribasso le stime diffuse a fine aprile, quando il Prodotto interno lordo era previsto in aumento dello 0,2% in termini congiunturali e dello 0,1% a livello tendenziale.

Ma in un quadro economico generale a tinte fosche (lo spread sfiora quota 300 punti) e dal primo giugno scattano i nuovi dazi cinesi verso i prodotti (anche agroalimentari) statunitensi, tra gennaio e marzo 2019 l’agricoltura italiana è il comparto che ha messo a segno la miglior performance congiunturale con un incremento del 2,9% del valore aggiunto. Di certo il maltempo di maggio peserà sui numeri del secondo trimestre, ma intanto quello dei primi 90 giorni dell’anno è un dato che fa ben sperare.

Centinaio, dati crescita agricoltura confermano che è settore trainante

«L’agricoltura tiene meglio di altri settori con un aumento del valore aggiunto di quasi tre punti percentuali nel primo trimestre dell’anno. Come sostengo da sempre il settore può candidarsi ad essere davvero trainante per l’Italia». Così il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio commenta i dati Istat. «Questo dato ci fa ben sperare e conferma che stiamo lavorando bene – ha aggiunto – abbiamo agito tempestivamente per dare una risposta concreta alle diverse criticità che hanno interessato il comparto agricolo, ricordo su tutti il tanto atteso Dl emergenze agricoltura. Questo ministero ha dimostrato che realmente, come non accadeva da anni, le istituzioni sono al fianco dei coltivatori e delle aziende del comparto agroalimentare. Nessuno è solo in un “sistema Italia” che ambisce a far sentire la propria voce e a valorizzare, tutelare e rappresentare in tutto il mondo, sotto la stessa bandiera, le nostre eccellenze. Continueremo a lavorare in questa direzione, anche e soprattutto in Europa, in previsione dei prossimi appuntamenti a cui dovremo partecipare».

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