Governo Conte bis: ecco la lista completa dei ministri

Governo Conte bis: ecco la lista completa dei ministri

È nato il governo Conte bis. Ventuno ministri, dieci del MoVimento Cinquestelle, nove del Partito democratico, uno di Leu. Più una ministra “tecnica”, l’ex prefetta di Milano Lamorgese, che arriva al Viminale. Di seguito l’intera squadra.

Riccardo Fraccaro sottosegretario a Palazzo Chigi.

Luciana Lamorgese al ministero dell’Interno

Nata a Potenza 66 anni fa (il suo compleanno è l’11 settembre), laureata in Giurisprudenza e abilitata alla professione di avvocato, Lamorgese lavora per il Viminale dal 1979, diventando viceprefetta ispettrice nel 1989 e viceprefetta nel 1994. Tra gli incarichi di questi anni: componente della commissione di disciplina per il personale dell’amministrazione civile dell’Interno e, poi, di diverse altre commissioni governative. Nel 2003 è stata nominata prefetto, andando a dirigere il settore delle risorse umane al dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del ministero. Prima di arrivare a Milano, il primo caso di un prefetto donna nel capoluogo lombardo, Lamorgese ha guidato la prefettura di Venezia dal 2010 al 2012 e poi, come detto, è stata braccio destro del ministro Alfano e del suo successore. Prima di diventare ministro, Lamorgese era consigliera di Stato, essendo andata in pensione come prefetta nell’ottobre del 2018 (a Milano il suo posto è stato preso da Renato Saccone).

Luigi Di Maio agli Esteri (M5s)

Nel precedente governo Di Maio aveva ricoperto la carica di vicepremier assieme a Matteo Salvini e di ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro.

Alfonso Bonafede alla Giustizia (M5s)

Grillino della prima ora, è amico personale di Conte, di cui è stato assistente all’università di Firenze, ma è anche legatissimo a Di Maio, di cui ha sempre appoggiato linea politica e scelte strategiche. Confermato ministro alla Giustizia.

Lorenzo Guerini alla Difesa (Pd)

Già Presidente del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, Lorenzo Guerini è nato a Lodi il 21 Novembre 1966, ha conseguito la Laurea in Scienze Politiche ed è deputato nella legislatura XVII, iscritto al gruppo parlamentare del Partito Democratico dal 2018. E’ stato componente degli organi parlamentari III Commissione, Affari Esteri e Comunitari.

Roberto Gualtieri all’Economia (Pd)

Roberto Gualtieri, attualmente parlamentare europeo e presidente della commissione per i Problemi economici di Bruxelles, sarà il prossimo ministro dell’Economia. Al dicastero di via XX settembre succederà a Giovanni Tria e sarà il primo politico a occupare quella poltrona dopo tanti anni. Gualtieri, 53 anni, molto apprezzato in Europa, è un professore di Storia contemporanea ed è eurodeputato dal 2009.

Dario Franceschini alla Cultura e Turismo (Pd)

Ex ministro nel governo Renzi e Gentiloni, torna al Mibact e riporta la delega al turismo entro il perimetro dei beni culturali.

Paola De Micheli ai Trasporti (Pd)

Vice segretaria del Pd, 46 anni appena compiuti, Paola De Micheli è il nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel secondo governo Conte ed è la prima donna a guidare il dicastero di Porta Pia. Al di fuori della politica, spicca l’incarico come presidente della Lega Pallavolo Serie A nel 2016 e la riconferma due anni dopo.

Roberto Speranza alla Salute (Leu)

È l’unico esponente di Liberi e Uguali a far parte della squadra di ministri del governo guidato da Giuseppe Conte e sostenuto dall’alleanza M5s-Pd: Roberto Speranza è il nuovo ministro della Salute. Tra i più giovani ministri della Salute della storia della Repubblica, prende il posto di Giulia Grillo. Si è laureato alla Luiss in Scienze Politiche e dove ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia dell’Europa Mediterranea.

Lorenzo Fioramonti all’Istruzione (M5s)

Il suo ingresso nel mondo della politica è stato come collaboratore dell’allora parlamentare Antonio Di Pietro, tra il 1997 e il 2000. Laureato in Storia del pensiero politico ed economico moderno all’università di Tor Vergata, dottorato di ricerca in Scienze politiche a Siena, ha lavorato come professore ordinario di Economia politica presso l’Università di Pretoria in Sud Africa, e nel suo lungo curriculum spiccano incarichi come: direttore-fondatore del Centre for the study of Governance Innovation (Govlnn); professore straordinario alla School of Public Leadership dell’Università di Stellenbosch (Sud Africa); ricercatore al Centre for Social Investment dell’Università di Heidelberg e alla Hertie School of Governance (Germania); ricercatore associato all’Università delle Nazioni Unite (sede di Bruges, in Belgio).

Stefano Patuanelli allo Sviluppo Economico (M5s)

Stefano Patuanelli è il nuovo ministro dello Sviluppo economico del governo Conte bis. Già capogruppo al Senato del M5s, prende il posto lasciato da Luigi Di Maio. Nato a Trieste nel 1974, è laureato in Ingegneria edile. Sposato, ha tre figli: Filippo, Viola e Agata.

Nunzia Catalfo al Lavoro (M5s)

Nunzia Catalfo è il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del secondo governo Conte. Siciliana, nata a Catania nel 1967, è considerata la madrina del Reddito di cittadinanza. La sua esperienza professionale è legata all’orientamento nel mondo del lavoro e selezione del personale.

 

Teresa Bellanova all’Agricoltura (Pd)

Nata a Ceglie Messapica, provincia di Brindisi nel 1958, per quasi 30 anni ha lavorato nel sindacato. Prima seguendo le attività dei lavoratori del mondo agricolo in Puglia (fino a diventare coordinatrice regionale di Federbraccianti), sempre in prima fila nel contrastare il caporalato, per diventare passare nel 1996 alla Filtea, il sindacato della Cgil del settore tessile abbigliamento e calzaturiero e dal 2000 promossa alla segretaria nazionale della Filtea, con deleghe alle Politiche del mezzogiorno e politiche industriali.

La carriera politica inizia nel 2005, con la chiamata nel consiglio nazionale dei Democratici di sinistra, mentre nel 2006 è eletta per la prima volta alla Camera e più volte rieletta. Nel 2014 è nominata sottosegretaria al Lavoro del Governo Renzi, mentre dal 2016 è viceministro dello Sviluppo economico, Nel 2018 è eletta senatrice per il Pd nella circoscrizione Emilia-Romagna

Sergio Costa all’Ambiente (M5s)

Tra i pochi nomi confermati nel governo Conte Bis c’è quello di Sergio Costa, ministro dell’ambiente anche del governo giallo-rosso. Classe 1959, il suo curriculum riporta una laurea in Scienze Agrarie e un master in Diritto dell’Ambiente. Ma il nome di Costa è legato a doppio filo con l’inchiesta sulla Terra dei fuochi, che dai primi anni Duemila ha permesso di far luce su una serie di attività illecite legate allo smaltimento di rifiuti tossici, nell’area tra le province di Caserta e Napoli.

Da ministro si è occupato degli spinosi, per il Movimento 5 stelle, dossier sulla Tap (che ha ottenuto il via libera), su Taranto (dove l’emergenza ambientale e quella del lavoro, in mano a Di Maio, convivono) e sulle trivelle, contro le quali Costa minacciò le dimissioni.

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