C’è chi ha scoperto il prepensionamento fai-da-te

C’è chi ha scoperto il prepensionamento fai-da-te

A Salerno la prima sperimentazione del prepensionamento fai-da-te. Dietro al licenziamento di due dipendenti della Salerno Pulita, la municipalizzata che gestisce l’intero ciclo dei rifiuti per la città, infatti, ci sarebbero proprio i primi test di «auto-esodo»: farsi licenziare per transitare alla pensione dopo un periodo di disoccupazione, percependo Naspi e Reddito di cittadinanza.

Un assenteismo anomalo. La notizia, su cui si ipotizza la sperimentazione del prototipo di «auto-esodo agevolato», arriva da Il Mattino (14 febbraio 2020). Si legge che, negli ultimi quattro mesi, la Salerno Pulita ha intimato due licenziamenti per giusta causa ad altrettanti dipendenti. Il motivo? Lo stesso nei due casi: assenteismo. Il primo il 7 novembre 2019: il dipendente non era più rientrato dalle ferie estive. Il secondo lo scorso 13 febbraio: il lavoratore, salernitano sulla sessantina, ha smesso di andare a lavoro a dicembre per 43 giorni di fila. Gli uffici del personale hanno più volte provato a contestare le assenze, anche per iscritto, ma tutte sono rimaste lettera morta: nessuna comunicazione, né certificati medici, né altre forme di giustificazione.

I sindacati? Muti. Generalmente, quando un’azienda licenzia (soprattutto se si tratta di azienda statale, pubblica, o parastatale), c’è sempre una feroce reazione da parte del sindacato. Alla Salerno Pulita non c’è stata alcuna contestazione dei licenziamenti. Anzi, dal segretario regionale della Filas sono giunte parole di approvazione per l’operato dell’azienda: «Siamo per il contrasto a ogni forma di assenteismo, quindi ben vengano i provvedimenti a tutela dell’azienda e dei lavoratori che fanno il proprio dovere».

I colleghi? Concordano. Nessuna reazione c’è stata neanche da parte dei colleghi di lavoro. Salvo il tradire un senso di condivisione con un sorriso: «Possiamo definirlo auto-esodo, non è più una novità» è l’idea (molto vicina alla realtà) di un dipendente che preferisce restare anonimo.

«Si transita attraverso la disoccupazione per poi andare direttamente in pensione. Nessuno di noi è meravigliato, qualcuno ne ha anche parlato apertamente. Il periodo della disoccupazione copre i mesi che mancano al pensionamento e, intanto, non si viene al lavoro. Queste persone si sono fatte cacciare, né più, né meno».

Naspi più Rdc… di bene in meglio.

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