Blocco licenziamenti: proroga a sorpresa nel Sostegni BIS

Blocco licenziamenti: proroga a sorpresa nel Sostegni BIS

Nel decreto Sostegni bis approvato ieri dal Consiglio dei Ministri è stata aggiunta rispetto alla bozza presentata una importante novità.

Si tratta di una nuova proroga di due mesi, fino al 31 agosto 2021 del blocco dei licenziamenti che interessa le aziende che utilizzano la Cassa integrazione ordinaria (industria ed edilizia).

Confidustria ha già reagito negativamente disapprovando soprattutto il cambio di rotta improvviso rispetto a quanto appena approvato nella legge di conversione del decreto Sostegni 1 e alle dichiarazioni del Presidente Draghi i competenti che non lasciavano presagire questa scelta. Sembra che la scelta finale sia stata del Ministro del lavoro  Orlando che è andato parzialmente incontro ai  sindacati i quali  chiedevano con forza  un prolungamento con unificazione dei termini  per tutti  addirittura al 30 ottobre.

Si ricorderà infatti che il decreto 41/ 2021 aveva fissato due termini distinti per il divieto di licenziamenti economici individuali e collettivi:

  • 30 giugno per le aziende che utilizzano la CIGO
  • 30 ottobre per le aziende che utilizzano  FIS e Cassa in deroga (artigianato terziario somministrazione).
  • La nuova norma si applica  alle aziende che chiederanno di utilizzare settimane di Cassa COVID  a partire dalla data di entrata in vigore del decreto (ora in attesa di pubblicazione)  fino al 30 giugno .

C’è anche un altra novità . Dal 1 luglio la Cassa covid è comunque archiviata ma per i mesi di luglio e agosto la Cassa integrazione ordinaria sarà esente dai contributi addizionali (fissati a 9,12 e 15% in base al numero di settimane utilizzate)

Per il  blocco licenziamenti di luglio e agosto si confermano le deroghe già presenti,  quindi resta possibile licenziare in caso di :

  1.  cessazioni definitive dell’attività
  2.  messa in liquidazione  e fallimento
  3. o accordo sindacale per procedure di esodo incentivato fallimento .

Il commento del vicepresidente di Confidustria sottolinea che questo tipo di  cambio delle regole inaspettato mette in difficoltà le aziende che stanno cercando di riorganizzarsi per la ripresa post Covid e avrebbero bisogno di un quadro normativo certo a medio termine anche per approfittare al meglio delle opportunità che si creeranno con il piano di Resistenza e resilienza PNRR finanziato dai pr estiti agevolati europei.

Condividi questo post

Lascia un commento


Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza online.
Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per funzionalità quali la condivisione sui social network e/o visualizzazione di media.
Premendo il tasto Accetto si acconsente all'uso dei cookie.
Per saperne di più consulta la nostra informativa sull’uso dei cookie o il nostro Centro Privacy per il trattamento dei dati.