Reddito di cittadinanza: le novità a novembre 2019

Reddito di cittadinanza: le novità a novembre 2019

L’INPS, ha reso noto ieri che  al 31 ottobre 2019, sono state accolte :

900.283 domande di Reddito di cittadinanza

120.327 domande di Pensione di cittadinanza, per un totale di 1.020.610 nuclei familiari raggiunti dal contributo economico istituito dal decreto legge 4 2019, su un totale di circa 1.550.000 domande .

Ne sono state dunque respinte quasi un terzo

Putroppo la parte di provvedimento che prevedeva  il ricollocamento al lavoro obbligatorio per  i beneficiari disoccupati,  in affiancamento al sussidio,   non è ancora pienamente operativa. Le attività dei centri per l’impiego e dei Navigator appositamente assunti tramite concorso per due anni, per dare supporto,   fatica ad ingranare per la complessità delle procedure  previste , che  richiedano la collaborazione  tra Regioni, con i propri Centri per l’impiego, INPS, ANPAL, Comuni di residenza , Ministero del lavoro e Agenzie per il lavoro private  .

Basti dire che il  decreto istitutivo del Sistema informativo  del Reddito di Cittadinanza , che  regolamenta l’integrazione delle 2 diverse piattaforme informatiche,  è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo ieri 4 novembre 2019.

Nelle intenzioni del legislatore il Sistema informativo del Rdc “serve ad assicurare il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni, ed, in particolare, per consentire l’attivazione e la gestione dei Patti per il lavoro e dei Patti per l’inclusione sociale da parte dei Servizi per il lavoro delle Regioni e dei Servizi  per il contrasto alla povertà dei Comuni, che si coordinano a livello di Ambito territoriale, nonché per finalità di verifica e controllo  e  per la comunicazione delle informazioni sui progetti utili alla collettività e sull’assolvimento dei relativi obblighi di cui all’art. 4, comma 15 del medesimo decreto-legge.

Nell’ambito del Sistema informativo operano le seguenti 2 piattaforme:

  1. a) la piattaforma digitale del Reddito di cittadinanza per il Patto per il lavoro, istituita presso l’ANPAL per consentire l’attivazione e la gestione dei Patti per il lavoro e supportare la realizzazione di percorsi personalizzati di accompagnamento all’inserimento lavorativo. Attraverso la piattaforma i Servizi per il lavoro comunicano con l’ANPAL, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l’INPS, secondo termini e modalita’ di cui all’art. 4 del presente decreto;

  1. b) la piattaforma digitale del Reddito di cittadinanza per il Patto di inclusione sociale, istituita presso il Ministero del lavoro per il coordinamento dei Servizi competenti per il contrasto alla povertà dei comuni, in forma singola o associata, al fine di supportare la realizzazione di percorsi personalizzati di accompagnamento all’inclusione sociale e per finalità di verifica del possesso dei requisiti da parte dei beneficiari”.

In sostanza, è attraverso queste banche dati  dei percettori e delle loro situazioni personali,  familiari e lavorative che gli istituti  coinvolti dovrebbero lavorare, formando i lavoratori,  proponendo possibilità di lavoro in linea con la loro situazione, controllando le situazioni economiche, sospendendo eventualmente il sussidio in caso di percettori  che dichiarano il falso.

Ad oggi , nel Sud solo il 10% dei beneficiari tenuti ai Patti per il lavoro e di reinserimento sociale  è stato contattato dalle istituzioni preposte .

 

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